Il Gambi… — Ops! Espertino — non sparò, ma di boutade in boutade affonda dritto nel cuore delle supercazzole e dei precetti artistici — di Maria Marchese
Il Gambi… — Ops! Espertino — non sparò, ma di boutade in boutade affonda dritto nel cuore delle supercazzole e dei precetti artistici.
Oggi parliamo dell’ultimo libro di Espertino della tela, alias Roberto Gambi, “Dalì Mirò a Magritte, ma alla fine preferì non premere il grilletto”: un audace viaggio deduttivo fatto di boutade incalzanti, in cui questo esperto internazionale…
a cura di Maria Marchese
Il Gambi afferma di essere stato colpito in maniera energica
dalla Pala di S. Giovanni Crisostomo
— e ci credo fin da subito —, riportando danni notevoli — irreversibili,
oserei dire —, che hanno “esacerbato” — Ah! Ah! Ah! Sto al gioco dell’autore — mirifiche capacità
deduttive!
Da
quell’evento, infatti, mostra la rara capacità di inanellare tutta una serie di
considerazioni partendo da un dato pittorico; cavalcando, poi, una moltitudine
di conoscenze in ogni branca dello scire umano, riesce ad eviscerare, oltre che qualche
animale per i pasti, anche i significati più reconditi celati nelle tele.
Coscia —
Ops! Poscia: mi sono fatta prendere la mano (anche se Espertino non me l’ha
chiesta, perché ha già una escort, per auto o per badante, a suo dire… ahahah!)
—, seleziona, con siffatto metodo, una serie di opere importanti — ne cito alcune: La vergine di Klimt, Il giurista dell’ Arcimboldo, La lettera di F. Botero, Dama con Ermellino del Da Vinci… — e impartisce queste
preziose lezioni.
Insomma,
Gambi — che definisco in gamba, sagace, ironico, preparato in “tuttologia”— fa
luce, non badando a spese, sui segreti celati in questi capolavori!
La lettera - F. Botero Olympia - P. Picasso |
Dalì, Mirò, Magritte, Da Vinci, Botero...
Apprendo
“sorpresa-mente” che Olympia e i due uomini che la affiancano, nell’opera di
Picasso, hanno verosimilmente assunto un farmaco precursore della nota pillola
blu, che ha avuto effetto unicamente sulla donna (non cianotica, quindi, ma vogliosa
e impudica); scopro pure che la protagonista dell’opera di Botero, questa lettrice
“curvy”, non è figlia di un dottore, perché nella stanza non è presente il
comodino, sul quale dovrebbero esserci le 3 civette, che giammai farebbero
all’amore con lei, alla quale Espertino consiglia un endocrinologo — qui, dico
io nooooo! caro prof: è curvy, quindi… quando tu verrai, dimmi quando quando
quando! potrebbe sfondare nella moda e avere uno stuolo di ammiratori, e marito
anche, a dispetto della sua diagnosi esoterica. Le dico di più: l’espressione triste
non è dovuta alla “singletudine”, decretata anche dalle carte tarocche che
tiene tra le mani, come lei suggerisce, bensì dai numerosi impegni presenti nel
suo carnet —.
—
Sì,
mi oppongo Vostro Espertissimo della tela! —
La vergine - G. Klimt Il giurista - Arcimboldo |
Mi spiega poi che la dama si dileggia a giocare a dama con l’ermellino,
astuto mustelide famelico che potrebbe ingurgitare anche le pedine, mentre il
Genio fiorentino si asciuga le lacrime perché il sogno di aprire una felice
ludoteca è fallito — il Bivial Pursuit, il Risiko ma non Rosiko, il rubamazzo
senza ladro non hanno sortito il successo sperato —; mi dice anche che la
verginità della Vergine di Klimt è dubbia — non vi è certezza, sotto quella
coperta cromatica, che l’imene della donna (o donne) sia intonso, che la stessa
coperta possa essere di lana vergine, che l’opera sia stata realizzata tra il
24 agosto e il 23 settembre, o che l’olio dei colori utilizzati dall’artista austriaco
abbia un’acidità compresa fra il 3 e il 4%—.
Qui mi fermo, per non privare il lettore del gusto — vista, udito,
olfatto, tatto anche — di leggere questo saggio.
Scherzi a parte…
Ho volutamente giocato come e con l’autore — so con certezza che la
prenderà con spirito — per sottolineare una genialità espressiva caratterizzata
da un ritmo e un’ilarità incalzanti, frutto di grande vivacità intellettuale.
Roberto Gambi fornisce al lettore una visione apocrifa dell’arte, lontana
rispetto ai consueti scritti proposti dai sancta sanctorum, ma in grado di
rappresentare un’utile palestra per i cervelli.
Il resto, come citano lui e Califano, è noiaaaaa.
L’autore, a breve, pubblicherà "Le papille di Avogadro e i capricci del
Padreterno" : saprà nuovamente stupire?
Chi è Roberto Gambi
Roberto Gambi nasce a Firenze 60 anni fa. Medico di medicina generale,
scrittore e crooner sullo stile dei cantanti americani degli anni ’50 e ’60, ha
al suo attivo due spettacoli teatrali dal titolo “Frank…ly Yours” con i quali
ha inteso rendere il suo doveroso omaggio all’intramontabile Frank Sinatra.
Riguardo alla sua attività di scrittore, forse anche a causa di una
deformazione professionale, l’autore è molto attento alla cura dei dettagli ed
ama inoltre giocare con le parole. Ha pubblicato un primo romanzo e sta
lavorando al secondo.
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