Dlin Dlong: ore 18.00, a Odriuesque il “peccato…!” è servito

Il 9 giugno 2023 si è inaugurata la collettiva d’arte Refugium Peccatorum, nello Spazio Odriuesque, a Milano: vediamo un po' come è andata... 


Maria Marchese, poetessa, curatrice e critica d’arte comasca presso Spazio Odriuesque - Collettiva Refugium Peccatorum
La poetessa, curatrice e critica d’arte comasca Maria Marchese con alcuni presenti a Refugium Peccatorum, presso lo Spazio Odriuesque di Milano 



Redazione 



Dlin Dlong! Una figura vestita di nero - ange ou démon? - apre la porta: il sorriso e la cordialità dicono “ange”. 

Venerdì 9 Giugno, dalle 18.00, l’artista sinestetico e intellettuale Angelo Orazio Pregoni   accoglie, in qualità di art director, artisti, amatori, collezionisti, amici, curiosi… intervenuti per assistere al vernissage della collettiva d’arte “Refugium Peccatorum”, la cui parte curatoriale è stata seguita dalla poetessa, curatrice e critica d’arte comasca Maria Marchese  . 

Angelo Orazio Pregoni, intellettuale e artista sinestetico, art director dello Spazio Odriuesque, Maria Marchese, poetessa, curatrice e critica d’arte comasca, Matteo Sarro, artista
Angelo Orazio Pregoni, Maria Marchese, Matteo Sarro 


Tra le pareti di Spazio Odriuesque , dove ogni arredo e complemento racconta l’eclettismo del padrone di casa, 9 artisti contemporanei rimpolpano una realtà artistica eteroglossa: Agostino Caligiuri , Doris Lisa Confortin , Natalia Jacquounain, Alessandra Mangano – Axl, Samantha Paglioli , Marco Nava , Marco Ventura, designer e scultore milanese, autore altresì della lampade scultoree presenti nella dimora, Matteo Sarro  e Luciano Vetturini


Doris Lisa Confortin, Alessandra Mangano - Axl, Samantha Paglioli, Maria Marchese, poetessa, curatrice e critica d’arte comasca
Da basso: Doris Lisa Confortin, Alessandra Mangano,
Samantha Paglioli, Maria Marchese 



È un ospite ineccepibile Pregoni, che, assieme alla curatrice, riceve il pubblico e fornisce delucidazioni su contenuti, presupposti e sulle personalità degli artisti in mostra. 

La casa è stata predisposta in maniera tale che si possa creare un dialogo intimo con le opere, consultare i libri presenti, tra cui l giardino del cuore di Alessandra Mangano, Alla ricerca dei fariitaliani di Samantha Paglioli,  Scrivo t,amo di Maria Marchese, Il vangelo secondogay e Prima che il peggioaccada dello stesso Pregoni.

Matteo Sarro
Matteo Sarro 


Tra un cin e l’altro, nel contesto di un rinfresco essenziale, Maria Marchese espone, con la sua tipica dialettica, concetti legati alla multidisciplinarità dell’arte. Illustra ogni singolo elaborato, partendo dalle velature poetiche de “ Il canneto ”, di Marco Nava, passando per il voyerismo fanciullesco di Palazzo, presente con le tele Sex&Sax e “M&M love”, descrivendo poi i profili muliebri dei manufatti di Samantha Paglioli, che, con la sua “ Sensualità “ appassiona il pubblico tra suggestioni manga, mentre, all’opposto, la donna della Confortin, nell’opera “ Velluto nero ”, peraltro vendute entrambe, avvolge tra morbide e sinottiche forme che ricordano Le Corbusier . La curatrice e il direttore artistico sottolineano l’importanza dell’autorialità, in un’epoca in cui tutto è seriale e riproducibile, in cui la società tende a ridurre gli individui a “code”… 

Maria Marchese, collettiva Refugium Peccatorum, Spazio Odriuesque, Milano
Maria Marchese illustra il concept e le opere di Refugium Peccatorum ai, presenti 

Così, la poetessa introduce l’opera “ La confidenza “ e la personalità di Alessandra Mangano – Axl, presente, con Samantha Paglioli, Doris Lisa Confortin, Matteo Sarro e Marco Ventura all’evento, per delineare lo stile neo – liberty della stessa, frutto di un’approfondita ricerca simbolica legata ai fondamenti delle discipline orientali e confermando altresì l’indispensabile legame tra curatore e artista; l’algografica “ Smoke ”, di Agostino Caligiuri, trasporta i presenti nel mondo dell’intelligenza artificiale, indagata da Caligiuri e “domata“, attraverso la laiason algoritmo/colore, in pezzi unici e irripetibili. Ventura rielabora il lavoro murario e bidimensionale del noto autore Banksy , con l’atmosfera scultorea, quindi tridimensionale, di “ Before Banksy ”, tra tecnologia anacronistica alla Miyazaky  e stile vittoriano, lasciando parlare un temperamento dai silenzi anarchici e un’opera installativa dal calibro steampunk

Samantha Paglioli, artista bergamasca, e Doris Lisa Confortin, artista veneta
Samantha Paglioli (sx) e Doris Lisa Confortin 

L’artista francese Natalia Jacquounain, con “ Ava la strega “ nutre una forma espressiva artistica naif e intrigante, dalla quale si evince appieno un percorso conoscitivo alternativo e peculiare. L’opera del giovane Matteo Sarro non era presente a causa di un imprevisto; avendolo identificato come una sorta di illusionista, per via della visione illusiva e coinvolgente che costruisce sulle tele e nell’aria, Pregoni termina con un colpo di scena che piomba nella leggerezza e nell’ilarità “Voi non vedete l’opera ma in realtà è qui!“ 




Il vernissage, protrattosi fino a tarda sera, si è rivelato un incontro molto ben riuscito.

Media partner dell’evento #FattoreETC e ETiCinforma, del giornalista e editore di svizzero Roberto Bosia, Ottiche Parallele Magazine  di Fabrizio Capra e Zoomonart.blogspot.com di Maria Marchese.




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