Uno e centomila i Cavalli in corsa di Nava: un convivio equestre per combattere pochezza e mediocrità. By Maria Marchese
Marco Nava lascia da parte, oggi, la metafisica favolata per aggredire la tela con una spatola salace: appaiono così, inflitti da gesti decisi, i suoi "Cavalli in corsa", una vivace ridda di pensieri un fermento!
a cura di Maria Marchese
Cavalli in corsa, Marco Nava |
L'artista ferrarese, che ha tenuto l'osservatore sospeso, avviluppato tra le impalpabili trame di "San Romano - Ferrara", opera che ritrae in maniera fortemente materica e personale la via storica di Ferrara, oggi, con
"Cavalli in corsa", mira ad esperire un sé diverso: egli, questa volta, ghermisce l'astante, con una tela il cui idioma ha il mordente di un eloquio icastico e diretto.
La scelta stilistica di Nava si rivela attraverso un singolare neoastrattismo, le cui peculiarità lo vedono dimorare in perfetto equilibrio tra un primigenio istinto e un ricercato acume, indicativo di un' articolata appercezione.
L'artista ferrarese dirime, in quest' opera, il proprio "chiasso interiore", disassemblando la realtà sensibile; le dona, poi, una nuova foggia, attraverso il concretamento di singolari "non forme", e affrontando precise scelte cromatiche.
L'utilizzo di tonalità opposte -mi azzardo a definirle dicotomiche- e di qualche tenuità cromatica diffonde, in questo contesto, risolutezza e distinto fervore.
La genialità di "Cavalli in corsa" risiede nell'apparente caos, che Egli ha sapientemente creato, affinché lo sguardo intuitivo solamente sia in grado di coglierne e evincerne il senso.
Marco Nava |
Ma qual è il punto in cui Marco Nava trova quiete?
In questa sua fatica, egli esaurisce la propria tensione interiore, risolvendola entro le cerchia di questo " cenacolo equestre", ove per cenacolo intendo un gruppo di artisti che perseguono un intento comune, nel quale il cavallo si fa allegoria di un'indoma, brada perizia artistica.
L’intuizione: la parte atrofizzata del cervello che è collegata col cuore e ci consente di ascoltare la voce degli dei.
-L'intuizione di Nava è immediata e e salace, tanto quanto la spatola, che egli figge, in maniera sincera e capace, 'sicché il dialogo, con la parte divina, diventa subitaneo-
Maria Marchese
I cavalli di Marco Nava , il cui numero è inafferrabile, si muovono, come strali lanciati per centrare il bersaglio, laddove vige il "potere artistico assoluto": esso è indice di una rispettosa ricerca, verso nuovi orizzonti artistico/ evolutivi
...Oh evoluzionari...!
Concludo osando: la scelta non casuale della cornice nera e oro parla di una ricerca di nicchia.
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