Sonata Kreutzer: il Duo Ludwig, Webern, Brahms, Beethoven e l’universo femminino di Giuseppina Irene Groccia - Quando la raffinatezza torna attuale.
Sonata Kreutzer è un evento che sposa la raffinatezza della musica classica e l'arte: mani giovani tornano a sottolineare l'importanza una bellezza indiscussa, in grado riportare un garbo sempre quanto mai necessario oggi.
Il Duo Ludwig e l'artista Giuseppina Irene Groccia - GiGro |
By Redazione
Il 27 Agosto, alle ore 21:00, presso Palazzo S. Bernardino
di Rossano si apre una stagione di 5 serate che hanno come protagonista la
musica da camera — una vera lady aggiungo io —: il Glissando Chamber MusicFestival , alla sua prima esperienza, sintetizza un itinerario dove 5 pregevoli
location ospiteranno l’eccelsa signora.
Sonata a Kreutzer è il primo di questi eventi; il Duo Ludwig, ossia Alessandro Acri e Lorenzo Bevacqua, peraltro art director del Festival, scelgono di suggellare alle loro competenze quelle di Giuseppina Irene Groccia .
È il duo Soeve a
contribuire ai vari sodalizi artistici segnalando una selezione di autori
contemporanei.
Come salace compositore
ho sfiorato le corde tue più intime
e come uno Stradivari ti unisci a me,
nell’assolo di un estatico componimento.
Da Scrivot,amo Poesie di Maria Marchese
Le corde del violino di Acri, le dita di Bevacqua
che assaporano i tasti del pianoforte, le donne dell’universo femminino della
Groccia diventano allora l’estatico componimento dei versi della Marchese. La
“dimensione donna” della Groccia, maga, delirante, arrendevole, a tratti —
giammai insapore, afona… — misteriosa, santa o sensuale… incarna quelle
composizioni, tanto classiche ma quanto mai attuali e necessarie, in un
contesto contemporaneo sociale troppo spesso mediocre.
Sono mani giovani quelle dei performer, che audacemente
sfidano i tormentoni musicali estivi — non tum, tum, tum nella testa —.
Ma…
Il Duo Ludwig: Alessandro Acri e Lorenzo Bevacqua |
Immagini e mani — del Duo Ludwig e Giuseppina Irene Groccia — che interpretano una musica carica di energia, che propone soluzioni formali inedite, sempre dialetticamente in contrasto fra le esigenze della costruzione razionale settecentesca e le strabordanti passioni umane — quella di Beethoven —, opere e dita — del Duo Ludwig e della Groccia — che s’impossessano di brani che cavalcano un ritmo inquieto e flessibile e un libero e avvincente gioco di armonie e modulazioni — parlo di Brahms —, tele e mani che illustrano trame sonore filiformi, in cui ogni nota assume un peso determinante; timbri scelti con rara sensibilità — Anton Webern il rivoluzionario — il cui approccio innovativo, fatto da complesse armonie che resero le composizioni del romanticismo sempre più dissonanti fino a diventare atonali, non riscontrò immediati consensi.
Alcune opere di Giuseppina Irene Groccia - GiGro |
La Groccia insinua nelle sue opere movimenti inattesi,
rendendo unica ogni singola esecuzione: il nero e il bianco, come in uno
spartito musicale, sono l’architettura portante, mentre l’avvilupparsi e
fondersi di combinazioni materiche e cromatiche diventano, come nella musica da
camera, sintesi di infinite e mutevoli combinazioni individuali e assolute.
D’improvviso, poi, le dita si appropriano del sublime,
raffigurandolo all’umano ascolto:
solo allora, sacro e profano si sposano in un unico
tempo.
Da La cattedrale dei sensi (ispirata a La Catedral - Barrios)
Scrivo t,amo – Poesie di Maria Marchese
Sonata a Kreutzer diventa quel tempio assoluto di cui
ci parla la Marchese ne “La cattedrale dei sensi”.
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