Festival Musica e Pace — Piazza Foro Boario, Cuneo — La pace soprattutto, sopra tutto!
Aurelio Blengino viene definito l'artista della pace e è colui che ha fortemente voluto il Festival Musica e Pace: la musica diventa quindi uno strimento di coesione, ma anche il trait d'union per avvicinare e informare su un argomento forte, doloroso e attuale come la guerra.
Le guerre sono la conseguenza di un lungo silenzio umano.
La gente muore nel rumore della battaglia ma oltre il
fronte il mondo è silente - L'arte
per la pace , Aurelio Blengino. — silenzio… 1,2,3,4,5… — Maria Marchese poetessa, curatrice e critica d’arte comasca lascia passare
qualche secondo perché, tra il pubblico presente al ForoBoario , ogni aforisma dell’artista cuneese rompa quel silenzio umano — chi
meglio di lui, testimone di tante guerre, può polverizzare il mutismo dilagante
— e risvegli le coscienze dal torpore e da un comodo letargo.
La pace è la più elevata delle arti umane — silenzio…
1,2,3,4,5 —.
Blengino porta con sé i detriti dei fallimenti umani —
spiega ancora la Marchese — filo spinato, elementi crivellati dai colpi di
mitra… sono carichi di valori emotivi — rabbia, senso di resa, dolore, ma anche
tenacia nel perseguire un proprio intento; l’uomo e l’artista sono quel pazzo,
quel Cristo — come cita la canzone di Priviero “Il mio nome è pace”,
colonna sonora dell’intera manifestazione, tanto che le opere, così impattanti,
diventano come schiaffi in pieno viso, una sveglia necessaria. L’action
painting di Blengino è un lacrimoso pianto emozionale che battezza un diastema
riflessivo, evocazione di stati d’animo che si confondono, fanno a botte, si contaminano
palpitanti, indomi febbricitanti — conclude la critica d’arte.
Aurelio Blengino e Maria Marchese - Ph Fabio Ippolito |
Aurelio Blengino,
presidente di Prohumanity - volontariatosenza frontiere, ha fortemente voluto questo evento, “Musica e Pace”,
spendendo tutte le proprie forze per sensibilizzare le persone nei confronti
della realtà “guerra”.
Maria Marchese Virna Casamenti e Aurelio Blengino - Ph Fabio Ippolito |
Le cinque serate hanno riscosso
grande successo, con un importante affluenza di pubblico; il format creato da
Blengino e Massimo Priviero, cantautore, compositore e art director del
Festival, è risultato oltremodo vincente. Quattro le associazioni presenti: Prohumanity,
Noi 4 You, attiva contro ogni forma di violenza, la cui presidentessa Monica
Marro ha spiegato gli intenti, Associazione internazionaleAMOA, medici oculisti per l’Africa, per la quale è intervenuta la dott. ssa
Virna Casamenti, e l’Associazione MamAlhoa.
In breve le cinque serate
Paolo Enrico Edoardo Archetti - frontman degli Yo Yo Mundi, Daniele Gennaro |
DanieleGennaro , cantautore, accompagnato dalla violinista Laura Merione e da Paolo
Enrico Archetti Maestri, frontman degli Yo Yo Mundi si esibiscono creando attimi intesisi,
quotidiani, la cui delicata malinconia trova origine nei testi di Gennaro. Scarlet Rivera, violinista
di Bob Dylan, accompagnata dalla sua eccezionale band (tra i membri Andrea
Parodi – musicista, Raffaele Kohler – Trombettista), strega il pubblico: quei
capelli indomi e porporini incorniciano una performer virtuosa, che seduce sia
col violino che la sua voce.
Scarlet Rivera detta con Massimo Priviero |
I Minimo Vitale ,
quindi il cantante Alberto Neri, i chitarristi Luca Consonni
e Josy Brazzale, il bassista Davide Torrione e il batterista Alessandro
Longo portano sul palco un rock salace e ricercato, fatto di sonorità
incalzanti che sposano testi che arrivano diretti alla gente, pagine di un
diario quotidiano umano.
Marlene Kuntz |
Stravolgono e coinvolgono tutto il pubblico presente i MarleneKuntz : Cristiano Godano, Riccardo Tesio, Luca “Lagash” Saporiti, Davide Arneodo, Sergio Carnevale si esibiscono in una carrellata dei loro brani più noti.
MichelaGiordano , giovane cantautrice e compositrice di Vernante, con l’arpista IsabellaPuppo , creano un sodalizio, tra due diverse valli occitane, che incanta
tutti; la voce cristallina della Giordano, accostato al suono dello strumento
della Puppo, dà vita a ballate eleganti e incalzanti, in cui la lingua occitana
e la tradizione medioevale sposano storie muliebri e di montagna.
Alberto Fortis - Ph Fabio Ippolito |
Chapeau per il cantautore Alberto Fortis — one
man show — che apre il sipario su un’eleganza performativa D. O. P.!
Nicolò Maffei e Nicolò Botasso - Ph Fabio Ippolito |
Maffei
e Botasso — Nicolò entrambi — si esibiscono in una
selezione di brani che risalgono al tempo della band “Made in Italy”, in
versioni jazz pop: la tromba di Botasso alleggerisce l’aria con note di
fumo, torba, caramello e vaniglia — come uno scelto whiskey —, mentre i testi
di Maffei diventano gestazione di una realtà metropolitana, nottivaga,
da club.
Francesco Baccini - Ph Fabio Ippolito |
I testi di Baccini, accompagnato
dal chitarrista Michele Cusato, suonano come passi di tip tap sulla
strada: il ferro batte piccoli, ironici colpi sui nonsense sociali, rivisitati
con un occhio giocoso ma salace. Plastico, mutevole e diretto, strappa il
sipario tra lui, la gente e il tempo — sssh! Tace il tempo — ieri come oggi è
affezione, familiarità, con un pizzico di nostalgia.
Diego Origlia e Jean Luc Danna Danna - Ph Fabio Ippolito |
È un duetto “très charmant” quello italo/francese composto
da Diego Origlia e Jean Luc Danna
: i brani hanno però il fascino dell’eteroglossia socialmente impegnata e di
un’eterofonia spirituale che avvolgono il pubblico.
Massimo Priviero - Ph Fabio Ippolito |
MassimoPriviero , che è anche attore teatrale e autore, indicato dalla
rivista Buscadero, la più autorevole nel
settore, come “la voce più bella e più vera del rock italiano” e al
quale ha dedicato 2 copertine, performa con un rock impegnato, a tratti
romantico altre volte graffiante.
Uno spazio non indifferente è stato dedicato alla poesia: la
poetessa comasca interpreta alcune liriche di Alessandro Servetti e di ErnestoFilitto, mentre lo scrittore Alberto Marubbi
intrattiene i presenti con due suoi brani, riscuotendo notevoli consensi.
Durante l’evento presenziano anche Patrizia Manassero,
sindaco della città, sottolineando l’asprezza delle guerre e la necessità di
creare una cultura volta alla pace e Luca Serale, vice sindaco.
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