Let’s hammam! La lama di Anna Cristino esplode la pentagonia di una rinascita.

Ne "La rinascita", Anna Cristino e la sua lama danno vita ad una pentagonia artistica: un hammam che diventa rinascita possente. Oggi approfondisco l'opera dell'artista barese attraverso la personalità della sua spatola, che diventa, in questo viaggio, essere vivente e senziente. 


Anna Cristino, artista barese e l'opera Rinascita
Anna Cristino - La rinascita 


a cura di Maria Marchese

“Sei ballerine” e “Cinque donne per strada” di Ernst LudwigKirchner, Le demoiselles d’Avignon” di Pablo Picasso , “Mata Mua” di Paul Gauguin , “Il club del giardinaggio” di Fernando Botero , “… harem artistici inviolabili oppure proibiti, sacri o peccaminosi, dove la donna viene interpretata, destrutturata, resa meccanica, spigolosa oppure dilatata, appare primitiva oppure sofisticata, esotica, charmant, prostituta oppure santa.

 

"Sei ballerine" "Cinque donne per strada" - Kirchner  "Les demoiselles d'Avignon" - Pucasso  "Mata mua" - Gauguin  "Il club del giardinaggio" Botero
"Sei ballerine" "Cinque donne per strada" - Kirchner 
"Les demoiselles d'Avignon" - Pucasso 
"Mata mua" - Gauguin 
"Il club del giardinaggio" Botero 

     SHIIIINK — esplode la lama.

Come un bisturi, la lama della Cristino fende un ventre fecondo e teso, il proprio, e concepisce un’ “esagenesi” muliebre: “La rinascita”.

Conoscendo il temperamento di Anna Cristino , la gestazione è stata tempestosa, possessiva, generosa, conflittuale poi, d’emblèe, la sua mano agisce e la spatola libera la sua donna da una realtà pudibonda e da ogni pruriginosa volgarità, con un taglio netto.

È una spatola resiliente quella dell’artista barese: salta, zampilla, si contrae di colpo o si espande.

È vorace anche: ruba il colore acrilico, lo divora e lo vomita immediatamente sulle tele con subitanea perizia.

È altresì versatile e multiforme: la Cristino realizza composizioni sempre diverse, pur preservando una cifra esecutoria unica e matura.

Ma torniamo a questo “harim” o, forse, è più opportuno definirlo “ hammam  “ a cielo aperto…

Anna Cristino trasla sulla tela l’immaginario di un rito purificatore, infatti, per il corpo e lo spirito, tutto al femminile. L’artista vuole le sue vergini danzare su un mare amniotico o un inconscio acqueo frugale, eppure vitreo, in cui il suo strumento ha disteso versi orizzontali sottili, dove tinte digradano le une nelle altre, preservando sapientemente l’indentità delle forme e dei colori delle presenze femminine. La Cristino rende in tal modo la superficie ialina e riflettente. Turba poi quella quiete: il tratto infatti si inspessisce e perde la propria simmetria trasformandosi in corposa e spumeggiante “joie de vivre”. In ultimo radama le polpe delle sue creature epigee con ventosi vapori così evidenti da travolgere lo sguardo in un'ascensione, un decollo, una partenza; una gestualità segnico/cromatica così intensa e sincera trasforma la parte aerea, inafferrabile della composizione in materia audace e pulsante.

La spatola della Cristino, quel suo gesto così energico, transustanzia “terra e aria” in un gioco di ossimori percettivi: qui, glutei prepotenti e seni turgidi ammiccano sulle figure lapidarie, tipiche dell’autrice, che vivificano una virginale natività.

 

"La rinascita" - Anna Cristino  "Bambina che corre sul balcone" - G. Balla
"La rinascita" - Anna Cristino 
"Bambina che corre sul balcone" - G. Balla 
La rinascita - Anna Cristino 

Bambina che corre sul balcone - G. Balla

E se invece l’opera ritraesse il personale hammam della Cristino, ossia sei “episodi” della propria abluzione?... come ne “Bambina che corre sul balcone” di G. Balla  Anna Cristino sintetizza sei dinamismi un’aspersione a spatola.

Giudicate voi…

 

L’opera “La rinascita” è tra i pezzi forti della mostra personale “Penelope et Mare Nostrum”, a cura di Maria Marchese, poetessa, curatrice e critica d’arte comasca e del prof ValerianoVenneri , storico e critico d’arte, inauguratasi alla presenza del critico barese, con grande riscontro di consensi, il 10 Giugno 2023, presso il Club Nautico Santa Pola, in Spagna.

Penelope et Mare Nostrum, di Anna Cristino, a cura di Maria Marchese e Valeriano Venneri, Club Nautico Santa Pola, Spagna
Il prof Valeriano Venneri durante il vernissage del 10 Giugno 2023 di "Penelope et Mare Nostrum" a cura di Maria Marchese e Valeriano Venneri, presso il Club Nautico Santa Pola 


Nell’anno in cui ricorre il centenario dalla morte di Joaquin Sorolla yBastida  (Valencia, 27 Febbraio 1863 – Cercedilla, 20 Agosto 1923), pittore spagnolo annoverato fra i più rinnovatori della pittura spagnola, in chiave impressionista, ma, anche, tra i più prolifici, avendo un catalogo con più di 2200 opere, che ha messo in risalto la luce del Mediterraneo, la Spagna e il Club Nautico Santa Pola sono diventati ospiti di una performance artistica dalle rosate radici eteroglosse, che partono dalla tradizione, per giungere a molteplici valori conoscitivi più alti. Questo evento è stato dedicato al dott. Luciano Costantini, direttore del prestigioso MACO museo, scomparso improvvisamente nel mese di Gennaio, che ha avvicinato le personalità dell’artista e della poetessa e critica d’arte. L’esperienza sarà visitabile dal 10 Giugno al 10 Luglio 2023, presso il Club Nautico Santa Pola, Calle Contradique Puerto Pesquero, S/N

 

Media Partners dell’evento #FattoreETC e ETiCinforma  del giornalista svizzero Roberto Bosia, Ottiche Parallele Magazine , di Fabrizio Capra e Zoomonart.blogspot.com

L’evento è affiancato all’associazione cultura internazionale Art’s Wings Forum, dell’artista, autrice, poetessa, critica d’arte marocchina Khira Jalil.

 

 

 

 

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