Prima di Banksy l’ucronia siderurgica di Ventura
Il designer e scultore milanese Marco Ventura crea una realtà parallela alla collettiva milanese Refugium Peccatorum: con l'opera installativa Before Banksy apre uno spazio riflessivo antecedente rispetto all'opera muraria del noto autore. Cosa sarebbe successo se...? A voi le risposte!
Before Banksy - Marco Ventura |
Comunicato stampa - Redazione
Dal 9 Giugno 2023, immacolata e probabilmente
destabilizzante, una bimba troneggia su un seggio in movimento, nell’opera
installativa “Before Banksy
”, dello scultore, scenografo e designer Marco Ventura. L’artista
“commette” un passo indietro, il precedente, rispetto all’opera del noto
autore: riempie un’atmosfera scultorea, regalando quindi una terza dimensione,
al momento in cui il tempo o le vicende hanno strappato, dalle mani della
fanciulla, il palloncino e, probabilmente, molto altro. L’opera di Ventura
ha la leggerezza dei suoi silenzi, che sono anarchici come la sua caratura
artistica.
Tanto silenzio (Ventura parla poco) e assenza
gravitazionale, per un lavoro artistico dal calibro steampunk: tra tecnologia
anacronistica alla Miyazaki
e stile vittoriano. La creatività dello scultore muove dalla medesima di
Banksy, rielaborando quel lavoro murario e bidimensionale in un prequel intinto
di una nuova poetica che sembra diffondersi da un equivalente stato di assenza
gravitazionale, di ineffabilità, pur appesantito dalla materia lignea e
metallica. Raccogliendo, dunque, oggetti abbandonati, residui e scarti di altre
vite, Ventura riesce a rielaborare anche il pensiero artistico altrui,
rigenerandolo in una funzionale narrativa “industriale”. Fa pensare il concept
dietro l’opera, così complesso come l’installazione non sembrerebbe: la
sacralità dell’infanzia, l’incanto della gioia, l’attimo prima della
disperazione, il presente che si dilata nel tempo per una vita di ricordi
futuri e nostalgie a venire. La sedia che cammina sarà forse una macchina del
tempo? Per citare Ventura: “Quei passi del trono non sono altro che una
somma di momenti slacciati dal tempo e suddivisi nello spazio”, il resto…
sembra suggerire, immaginatelo voi.
La collettiva RefugiumPeccatorum , la cui parte curatoriale è stata seguita dalla poetessa, curatrice e critica d’arte comasca Maria Marchese , e il cui art director è l’artista sinestetico e intellettuale Angelo Orazio Pregoni , sarà visitabile dal 9 al 30 Giugno 2023, presso lo SpazioOdriuesque, in via Solari 26, nella città di Milano.
L’esperienza espositiva sarà visitabile dal 9 al 30 Giugno
2023.
Media partners dell’evento sono #FattoreETC e ETiCinforma , del giornalista svizzero
Roberto Bosia, OtticheParallele Magazine, di Fabrizio Capra e Zoomonart.blogspot.com, di Maria
Marchese.
Refugium Peccatorum
Direttore artistico: Angelo Orazio Pregoni
Curatela: Maria Marchese
Direttore creativo: Anna Bagnoli
Orari:
dal lunedì al sabato
10.30 – 12.30
16.00 – 19.00
Chiuso domenica.
È possibile fissare un appuntamento in sede, con la
curatrice e il direttore artistico.
Contatti
Commenti
Posta un commento