-L’eco metafisica e inconscia dell’artista, tra le canne di bambù di Nava

Le atmosfere di Canne al Vento della Deledda accompagnano l'opera di Marco Nava "Il canneto": è la sera quindi, la fine della giornata lavorativa, lo spazio in cui il canneto, fatto da velature sovrapposte, crea una eco dove gli spiriti entranti prendono vita! 

L'opera il Canneto dell'artista ferrarese Marco Nava
Il canneto - Marco Nava 


 Comunicato stampa - Redazione 

 

Dal 9 Giugno, l’opera “Il canneto” di Marco Nava  avvolge, dentro una eco immaginifica, la natura. Tra le opere della collettiva d’arte Refugium Peccatorum , le velature dell’artista profumano di un viaggio conoscitivo inconscio, antico e pregno di sapienza. L’artista sovrappone poche tinte, in maniera calibrata, dal sapore terroso e delicato anche per gli occhi, laddove l’animo trova alfine quiete. I colori digradano delicatamente in un stato quasi di sonno, la cui liquida fase rem è rappresentata da un effetto prospettico materico e all’unisono disciolto. L’artista crea, con un calibrato lavoro di pennello e spatola, utilizzando olio e acrilico, un tappeto di macchie confondenti, vivificando una stratificazione esperienziale poetica, come di ricordo. L’opera, dedicata all’artista TancrediParmeggiani , racconta uno stato celato e prezioso, in cui la canna di bambù è una viva essenza che si flette ma non si spezza, e il canneto, in sé, è il luogo dell’anima che tutela emozioni e pensieri fluttuanti e sospesi. La Deledda , in “Canne al vento”, individua nell’ora del crepuscolo il momento ideale in cui gli spiriti erranti, i creativi e le creature magiche si esperiscono… al limite della giornata lavorativa, al di fuori dei dictat sociali, oltre gli schemi pregressi e preconcetti, Marco Nava infine celebra la propria personalità.

Locandina della collettiva d’arte Refugium Peccatorum, inauguratasi il 9 giugno, presso lo Spazio Odriuesque, nella città di Milano. La parte curatoriale è stata seguita dalla poetessa, curatrice e critica d’arte comasca Maria Marchese. Art director dell’evento è l'artista sinestetico Angelo Orazio Pregoni.


La collettiva Refugium Peccatorum, la cui parte curatoriale è stata seguita dalla poetessa, curatrice e critica d’arte comasca Maria Marchese  , e il cui art director è l’artista sinestetico e intellettuale AngeloOrazio Pregoni , sarà visitabile dal 9 al 30 Giugno 2023, presso lo SpaziOdriuesque , in via Solari 26, nella città di Milano.

L’esperienza espositiva sarà visitabile dal 9 al 30 Giugno 2023.

Media partners dell’evento sono #FattoreETC e ETiCinforma, del giornalista svizzero Roberto Bosia, OtticheParallele Magazine , di Fabrizio Zoomonart.blogspot.com , di Maria Marchese.

Refugium Peccatorum

Direttore artistico: Angelo Orazio Pregoni

Curatela: Maria Marchese

Direttore creativo: Anna Bagnoli

 

Orari:

dal lunedì al sabato

10.30 – 12.30

16.00 – 19.00

Chiuso domenica.

È possibile fissare un appuntamento in sede, con la curatrice e il direttore artistico.

Contatti

Marchesemaria369@gmail.com

staff@pleasurefactory.it

https://www.odriuesque.it/

 

 

 

 

 


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