LA METAMORPHOSE - KHIRA JALIL di Maria Marchese
Ne "La Metamorphose, Khira Jalil sembra raccontare il viaggio, compiuto dai salmoni, per generare nuova vita: esprime, sulla tela, infatti, un’ascensione, il cui suolo compositivo è pregno del colore che ricorda quello delle carni del tenace pesce; i dinamismi creativi, invece, affrontano e la significanza della moltitudine e la fondatezza della risalita, lo spazio sperimentativo involve la possanza espressiva del mare esistenziale e, medesimamente, quello della foce salvifica, mentre gli interstizi rammemorano i filiformi affluenti.
“Metamorphose” abbraccia uno spessore riflessivo polisemico: molteplici piani conoscitivi, infatti, si sovrappongono, sollevando segno e colore dalla radice puramente fisica e estetica, per creare piccole pienzezze erratiche, che gemmano, carezzate dal pennello dell’artista, e interagiscono, simbioticamente.
Dalle “viscere” , l’autrice “cesella”, allora, questi microscopici spazi, severità e morbidezze minimali, che sono, alfine, alfabeto tribale di un idioma sociale e umano ancestrale.
Nell’opera, infonde la cura, rivolta all’integrità dell’individuo: i tratti, alacremente miniati, contraddistinguono e preservano la verità di quest’ultimo, ma l’autrice li elargisce nel contesto di una poesia minimale, che è, invero, lirica universale.
" La mia ipotesi è che tu abbia scritto così tante metamorfosi di te stesso da non sapere più né chi sei stato né chi sei stato."
Ogni diastema è, quindi, simbolico di una realtà autonoma, ma appartiene ad una consequenzialità gestazionale, che matura in un unico “involto uterino” . Ivi, coesistono e si succedono, in maniera prolifica, queste “genesi” , frangendo il senso dell’identità presente e contemplando l’addivenire della stessa.
In “La Metamorphose”, Khira Jalil contraddistingue, attraverso intuizioni cromatiche, riempite dall’immediatezza del pigmento acrilico, valori e stati d’animo: sono presenti chiari richiami alla natura, al mistero, al candore, alla spiritualità…
"Il mondo dell’arte non è quello dell’immortalità, è quello della metamorfosi. "
L’artista marocchina è anche autrice, poetessa, critica d’arte: l’arte è coesa con la sua vita e le opere, di qualunque natura essa siano, sono manifestazione in fieri della sua personalità.
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