"TRASFORMAZIONE ALCHEMICA" ANDREA TRISCIUZZI a cura di Maria Marchese
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Arte Contemporanea
"TRASFORMAZIONE ALCHEMICA"
Andrea Trisciuzzi
a cura di Maria Marchese
" Sono costretto a continue trasformazioni, perché tutto cresce e rinverdisce. Insomma, a forza di trasformazioni, io seguo la natura senza poterla afferrare, e poi questo fiume che scende, risale, un giorno verde, poi giallo, oggi pomeriggio asciutto e domani sarà un torrente"
"TRASFORMAZIONE ALCHEMICA" sembra liberare la storia di una lacrima, allontanatasi, dal ciglio di Andrea Trisciuzzi , allorché la vista lo ha abbandonato: quando l’autore ha accettato il dolore di aver perduto, per gran parte, la vista, nascono, infatti, gli atti plastici, che raccontano la frantumazione di ogni riferimento precedente e l’acquisizione di nuove albe esperienziali.
Le opere, che nascono dopo il 2013, rappresentano una vera e propria gemmazione: il palmo, che ha misurato, nel passato, il limite fisico, assapora, ora, i detriti di quella memoria, gustandone l’odoroso suolo.
Indi, accende la capace mano un nuovo immaginario intuitivo, in cui un’alta sensibilità sposa ogni particolare, calmamente, plasmandolo tra le dita, per coniugarlo, come un verbo, in alternativi versi poetici.
“TRASFORMAZIONE ALCHEMICA” appare come goccia, assurta dalla siccità di un fiume esperienziale: ebbra di prati, sole, arsura e piena… si eleva, dalla terra della rassegnazione, elargendo la forza raccolta, carezzando quei policromi suoli.
Allo stesso modo, l’autore romano, distintosi nel panorama artistico internazionale, con opere volte alla sacralità e allo sport, rinasce, come epifania di uno sconosciuto sé, con questa stagione.
Profuma il dinamismo scultoreo di abisso e cosmo… righi inespressi di meditabonde esplorazioni si celano, infatti, tra i significati del manto blu, che fugge dal letto terragno o, al contrario, che si ricongiunge ad esso.
Bronzei respiri contaminano, invero, quella mutevole meteora, che celebra il ritorno, di Andrea Trisciuzzi, col tutto o col nulla.
L’opera è presente alla collettiva spagnola "FRAMMENTI DELL'IO" , la cui parte curatoriale è stata seguita dallo storico dell’arte Valeriano Venneri e dalla poetessa e curatrice comasca Maria Marchese , inaugurata, nella città di Alicante, il 27 Gennaio 2022.
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