"LE LUNE DI RUBINO" GIUSEPPE PORTELLA a cura di Maria Marchese
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Arte Contemporanea
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"LE LUNE DI RUBINO"
Giuseppe Portella
a cura di Maria Marchese
Sulla riva del mare silente
.....
"Quell'uomo, laggiù, certo è un pazzo,
O deve essere innamorato,
Perché ha l’aria avvilita e contenta,
È contento ed è insieme avvilito?
E la luna guardandolo ride,
e con limpida voce dichiara:
Quello è innamorato ed è pazzo,
E per giunta è anche un poeta. "
Giuseppe Portella sa amare come un folle: ebbro, indi, di questo nettare vinoso, pregno di assoluto, arte, umanità… egli poeta la celebrazione pieni e nottivaghi atomi.
L’autore siciliano alluna, infatti, caute e rubiconde effervescenze, distillate da un vitigno esistenziale misterioso e assoluto.
L’artista ghiaccia la fascinosa e femminea consapevolezza dell’astro, in tondeggianti perfezioni: ivi l’occhio percepisce il cauto addivenire di passionali note e l’inviolabilità di un’eterea veste.
Ogni purpureo e fruttato nucleo avvince, amabilmente, la gestazione di una delizia... ella pulsa, nella quiescenza di una prossima genesi.
Giuseppe Portella celebra questo “brindisi” , nell’obrizo di uno spazio prezioso: è una terra cara, personale e altresì universale, seppur adombrata da un dolce arcano.
Queste sanguigne bolle terraquee si baciano e carezzano, sovrapponendosi, mentre altre sembrano giungere, oppure congedarsi.
Un pensiero plastico diamantino ne serba la verità: è l’eternità, quindi, a custodire le essenze delle curviformi evoluzioni.
L’autore li ferma nell’istante, in cui l’equilibrio si chiama estasi.
“ E stai nel mio cuore, e li ti muovi… e voli “. ( Cit. Opera Telesio )
Giuseppe Portella stesso lega l’opera “LE LUNE DI RUBINO” ad una citazione, che elargisce l’euritmia di un vitreo tinnio di calici, che annuncia la vita nel riserbo del cuore.
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