UN OMAGGIO A DEDO: MARIAPIA E LA SUA JEANNE a cura di Maria Marchese
Arte e Giovani Talenti in erba
a cura di Maria Marchese
Mariapia Miglionico omaggia Dedo e Jeanne Habuterne , con una pregevole interpretazione e immedesimazione "di e in" un ritratto della musa e donna, eseguito dal pittore genovese.
La giovane Mariapia, infatti, contraddistingue il proprio lavoro, caratterizzando la protagonista con una goccia di sangue, che cola dal naso: la fanciulla soffre infatti di epistassi nasale.
Entrambe si rivelano al ciglio come mirabili bellezze e possiedono un indiscusso talento.
Modì e Jeanne sono celebri e per le "tormentate doti artistiche" dell'autore e per la loro travagliata storia, che li vide morire in giovane età.
Il temperamento artistico di Amedeo Modigliani adombrò, invero, la fascinosa sensibilità della compagna.
Nata e cresciuta a Parigi tra la fine dell'800 e primi decenni del '900, sin da fanciullina manifestò un forte attaccamento nei confronti del fratello André; fu proprio quest'ultimo a introdurla all'interno della comunità artistica di Montparnasse. Sin da ragazza, affianco alle rappresentazioni paesaggistiche, realizzò illustrazioni a sfondo tragico, specchio di un'anima naturalmente predisposta al pessimismo.
Oltre ad essere una talentuosa pittrice, la sua avvenenza la rese "oggetto del desiderio" da parte dell'ingegno di altri autori.
Prima di conoscere Modigliani, infatti, per un periodo fu modella di Tsuguharu Foujita, che la definì "vicieuse et sensuelle" . La perfezione del suo viso, oltre ai bellissimi e lunghi capelli castano chiaro, le valsero il soprannome di noix de coco.
Il "Ritratto di Jeanne Hébuterne" è una delle opere più famose di Modì.
Fu realizzata nel 1917 e,attualmente, si trova in Giappone, nel contesto di una collaborazione privata.
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