SOGNO DI UNA NOTTE DI LUNA PIENA... "LA BALENA E IL DIRIGIBILE a cura di Maria Marchese

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                  Arte Contemporanea 

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        SOGNO IN UNA NOTTE DI       

                    



       a cura di Maria Marchese

“Il tempo avanza a passo diverso con diverse persone. Ti dirò con chi il tempo va d'ambio, con chi il tempo va al trotto, con chi il tempo va al galoppo, e con chi sta fermo.”

WILLIAM SHAKESPEARE

Fugge la parola dalla nera notte estiva e dal sogno di Shakespeare, ove il tempo è personificato in entità mutevole... fugge e si liquefà, intridendo le lignee architetture di un favolato delirio, ove Silver Plachesi alluna la pienezza della levità.  

Ivi un bimbo si è spogliato della divisa σχολαστικός (scolastica) , rifugiandosi allora in una salvifica monelleria. 

Ha seminato indi il gravame, legato all'eloquio dello scorrere degli istanti e delle imposizioni di restrizioni spaziali: nel suo giocoso agio, sperimenta la verità di un'intuitiva e riflessiva genialità plastica. 

L'innocenza del fanciullo altro non è che la condizione "sine qua non" ,attraverso cui l'autore crea l'architettura dell'autentico immaginario concreto: in esso, ogni "dettaglio etimologico" viene decontestualizzato dalla propria radice e dalla gravità di quest'ultima. 

Eccolo, oggi, Silver Plachesi : una frugale e legnosa pagina elargisce la poesia di un "elogio alla follia" e al potere assoluto di quest'ultima. 

Ne SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA LUNA... "LA BALENA E IL DIRIGIBILE" , l'artista bergamasco annichila ogni distanza, realizzando un "hic et nunc" atemporale e apolide, sovvertendo quindi ogni regola accettata nella cornice di senso. 

Sabbiose trame scorrono così nel letto marino, usurpandone il titolo, mentre la fissa luce di un faro appare, come monito nei confronti delle insidie, celate tra le millesimati trame della consuetudine. 

Il marosso si frange invece contro l'innocenza, rammentandogli la forza della viva essenza acquea, e la prigionia nel ventre della balena muta, invero, in una vivifica condizione creativa. 

La lunga appendice del celebre burattino, individuata come simbolo della bugia, sfiora l'aereo mammifero gigante, sottolineando la relatività delle situazioni esperienziali. 

Ed è allora un dirigibile, il cui volo è sostenuto da un respiro a pieni polmoni, a sollevare il grave peso dell'animale. 

Probabilmente quell'indispenssbile aria, contenuta nell'involto, librato in cielo, sposa la necessarietà della sostenibile leggerezza dell'essere. 

“Amanti e pazzi han sì ardenti cervelli a sì inventive fantasie,

ch'essi crean più che la fredda ragion possa intendere.

L'amante, il pazzo e il poeta hanno la stessa fantasia.”

Il genio dell'autore insegna, così, quanto

delirare, ossia uscire dal solco della ratio, possa costituire un mirifico dono. 







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