Mente Occhi Cuore di Giuseppina Irene Groccia - GiGro, a cura di Maria Marchese
Mente Occhi Cuore di Giuseppina Irene Groccia - GiGro |
a cura di Maria Marchese
"Celui qui regarde du dehors à travers une fenêtre ouverte, ne voit jamais autant de choses que celui qui regarde une fenêtre fermée"
"Chi guarda stando fuori da una finestra aperta non vede mai tante cose quanto colui che guarda una finestra chiusa"
"MenteOcchiCuore" è il sintagma, che GiGro ha scelto per ammantare questa sua "creatura" : dopo aver annichilato allora qualunque distanza, eliminando altri elementi conoscitivi, ama un assoluto umano e artistico autonomo.
Ogni singola forza di quest'ultimo avvince, in maniera serrata, la seguente, senza che un solo alito di vento possa intervenire e destabilizzare la verità dell'unità: l'immediatezza ama un percorso esperienziale, che fiorisce in un labbro figurato e nel proprio eloquio.
Per comprenderne la pienezza, è necessario indi addentrarsi nello spazio, in cui la soglia, poetata da Baudelaire, è chiusa: abbandonando quindi l'esteriorità, si affronta un diastema intimo, che coinvolge e l'artista e la donna GiGro.
Una volta superato il limes della superficie, appaiono al ciglio immagini e parole, che rammemorano istanti, veri oppure immaginifici, passati, presenti o futuri... di una realtà confidenziale e vicina.
Opera di Giuseppina Irene Groccia, tratta dal libro Mente Occhi Cuore di Giuseppina Irene Groccia - GiGro |
L'autrice ivi centellina un dialogo, che appare attraverso raffigurazioni dai contorni e modi cromatici decisi e altresì mediante immilate presenze, carezzate da brevi intuizioni parlate oppure lunghi, amabili deliri, legati dal filo del cuore.
Un estratto dal libro Mente Occhi Cuore di Giuseppina Irene Groccia - GiGro |
Sedersi in quel riserbo allora muta nell'ascolto visivo di un'eucrasia giammai banale, poiché il verso è una sinossi impreziosita da ali metaforiche, che sospingono l'individuo lontano dal qualunquismo e dalla mediocrità.
Nella penombra, GiGro allucciola uno spessore artistico, che perturba calmamente l' "ospite" : in esso, concilia la sensatezza dell'individualità e, nel contempo, della profonda immedesimazione.
"Mente Occhi Cuore " parla direttamente al ciglio, che ascolta e pensa, attraverso un battito emozionale costante.
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