LUNA AD ORIENTE- SANDRA MENOIA a cura di Maria Marchese
a cura di Maria Marchese
Che luna
il ladro
si ferma per cantare
Anche l'individuo, che dovrebbe fuggire, motivato da chiare circostanze, si ferma, rapito da un'assoluta malía: "ovunque" , impavido, canta quindi un elogio all'astro nascente.
Sandra Menoia alluna infatti la verità di una levantina sfera, che diviene un rapinoso incipit per il senso dell'ospite: abbraccia la pienezza, imporporandone la stretta, per poetare invero, poi, uno spazio lontano dal consueto, argenteo e ialino immagimario.
"La luce non viene che dall'Oriente;
da Occidente non vengono
che tempeste e oscurità. "
L'autrice veneta indova intuitivamente, nell'Oriente, la provenienza di una necessaria fecondità: lascia la notte della vita, all'oscura rada dell'Ovest, e libera, sul suolo del diniego nei confronti del senso della resa, questa pagina cromatico/gestuale intensa e propiziatoria .
Sandra Menoia abbella la tenuità di un riflessivo e violaceo suolo, con la fermezza di quattro dorati e lumeggiati dinamismi, che sorradono e rimpolpano le carni di quest'alba notturna; ne vivifica la veste impartendo a questi ultimi un movimento cauto e asimmetrico, che carezza l'essenza lunare e la contraddistingue con una mirifica, imperfetta unicità.
I citerini, aurei e aranciati aliti cromatici sembrano interpretare il flettersi di preziose e prospere spighe, avvinte da una brezza estiva, e il ricongiungersi di queste ultime, infine, con un'ebbra uva, che obnubila la mente e, leggera, concilia raro gaudio.
"Ma di Oriente orientante mi resta la fiducia che nell'uscire in giusta misura da
se stessi, e abitualmente, non c'è nulla di pericoloso, e che vedere, sentire e incontrare spiriti non è inquietante. "
Sandra Menoia spalanca, con energia, un diastema estatico, che conduce laddove gli spiriti erranti vivificano la loro inusuale natura.
"Folle è l’uomo che parla alla luna. Stolto
è chi non le presta ascolto. "
Tendendo, indi, l'orecchio, verso questa "LUNA AD ORIENTE" , diventa possibile allora ricongiungersi ad un giocoso privilegio, riservato a pochi.
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