"LA FUMEUSE" STEFANO NARDI a cura di Maria Marchese
La Fumeuse |
a cura di Maria Marchese
Con" LA FUMEUSE" , Stefano Nardi approda alla sensatezza di un rigoroso atto vivificante: la sua severa mano infatti ne concreta, sulla terra del senso, un essenziale e celato "addivenire" .
"Una testa seducente e bella, una testa di donna, voglio dire, è una testa che fa sognare, ma in modo confuso, di voluttà e tristezza insieme; e che implica un’idea di malinconia, di stanchezza, perfino di sazietà"
Inno alla bellezza, Charles Baudelaire
Coinvolto da uno sguardo, rivolto ad un'immagine patinata, l'artista di Castiglione Delle Stiviere vi intuisce immediatamente un necessario abbandono del lieve pensiero e della morbidezza, che possono intridere l'essenza femminea, per dirimela invece addentro un'efficace crasi, sospesa tra "tenebre e luce" .
"Beltà, il tuo sguardo, infernale e divino, versa, mischisndoli, beneficio e delitto... "
Nasce così la reale visione di un frame erratico di bellezza crudo, peculiare e altresì coinvolgente.
L'artista ammannisce un diastema estetico, sul cui adombrato letto defigura segni e forma, lumeggiando, invece, decisi spazi, che assumono una forza iconica: lo sguardo viene ivi saziato dalla concezione di un'avvenenza distaccata e contraddistinta da riserbo, colta e espressa nella subitaneità, imposta dal pigmento acrilico.
L'autore sembra imprimerla in una rada a sé stante, ma, nel contempo, infonderle fattezze che coinvolgono, in maniera corale, l'interesse dell'osservatore.
Stefano Nardi ne contraddistingue la viva presenza, sposandole la sintesi di oscuri dinamismi, che procedono in maniera armoniosa seppure decisa; altresì individua e concepisce poi dettagli, che ne sottolineano la natura distaccata e il "fascinoso vizio" .
L'esperienza femminile acquisisce, tra le sue mani, una pienezza conturbante, la cui intensità si muove latente
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