"INCANTO" GIUSEPPINA IRENE GROCCIA a cura di Maria Marchese
a cura di Maria Marchese
(30x40,tecnica mista)
Solitamente l’idea di incanto nasce da tenuità tonali fiabesche…
L’ “INCANTO” di GiGro avvolge donna e occhio umano addentro un eden introspettivo, conturbante e intenso.
L’autrice coltiva nella terra di senso la gemmazione di concreti spazi: sembra depositare infatti, in una liquefatta realtà onirica, la sensatezza di vivi sospiri che, come sassi in uno stagno esperienziale, generano echi intimi.
Il suono degli aneliti e dei pensieri allora si espande, creando uno spessore importante nella sfera dell'ascolto umano.
Eleva ulteriori "asprezze" materiche difformi, creando una diversificazione linguistico /esperienziale.
Liberata questa predisposizione, Giuseppina Irene Groccia affida a quel fluttuante suolo l’essenza di una destabilizzante bellezza: il segno, che ne esprime la figura, viene infatti confuso da misteriose e oscure trame e altresì da purpuree e eteree passionalità tonali, come da candidi e pieni brividi cromatici.
Essi frangono la certezza segnica e seducono la forma al punto tale da fiorire la concreta presenza di un essere femminile incantevole, la cui personalità, espressa in maniera carismatica dall’autrice, ammalia.
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