"ANGE ET DÈMON" : UNA MISTERIOSA VESTE PER I FRAMMENTI D'INFINITO DI MARIO PICCINNI - a cura di Maria Marchese
"ANGE ET DÈMON " : Angelo e demone... un ossimoro, questo, da cui Mario Piccinni attinge per amare una stagione inedita dei suoi "FRAMMENTI D'INFINITO" .
Nel 2006, l'autore di Morciano, da sempre coinvolto dai marossi, dagli abissi, dalla risacca, dalla levità e dalla calma... che vivificano il mare, che sorrade e "sala" la sua terra, ne sottrae l'azzurrità...
Indova nelle proprie mani abissi e cieli, custoditi da quel cilestrino e erratico spazio per trasporli indi addentro un sottile gioco di inquietudini, che domano e seducono gli smalti.
Dona allora al ciglio dell'osservatore una centellinata frammentazione della propria personalità artistica.
Nasce oggi un'inedita stagione dei sui "FRAMMENTI DI INFINITO" : "ANGE ET DÈMO" affronta l'universo che coinvolge la donna, quale penetrale custode di valori contrapposti.
Essa veste indi le trame del piacere e della dannazione, della sacralità e del profano, del mistero e della chiarezza...
Il segno viene appena carezzato dall'autore, mentre la forza cromatica si libera attraverso inostrati versi e adombrati e oscuri veli.
L'idea nasce da un sinergico confronto tra l'artista di Morciano e la propria curatrice, Maria Marchese: la poetessa e curatrice comasca infonde nei nuclei la sensatezza di ogni personalità artistica, instradando il pittore nella parte segnica, mentre quest' ultimo ne attua i dettagli.
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