"NEW TONDO - OLTRE LO ZAFFIRO" MAURO MORICONI
"Soltanto ieri, mi vedevo frammento palpitantesenza ritmo nella sfera della vita.Oggi so che sono io la sfera, e che tutta la vita, in ritmici frammenti, dentro me si muove. "
Mauro Moriconi ascrive la poesia e la forza dello "sàppheiros" (azzurro in greco) , inteso come azzurrità, addentro una percorrenza sferica: ivi indova la possanza del divenire, che frange l'ossimoro limite/illimite. Accade allora che "OLTRE LO ZAFFIRO" divenga depositario di energia simbolica e mistica.
Il digital artist preserva questo istante erratico, "ghiacciandolo" nella resina: il tepore riflessivo del pensiero espresso si sposa con essa e muta in equilibrata percorrenza; quest'ultima trova l'apice nella concretezza di un pantheon, penetrale di memoria e futuro.
L'innocenza e la verginità della pagina bianca, emblema di genesi, la veridicità del luco esperienziale, che palpita tra le trame del verde, la profondità dell'abisso dissertativo/meditativo, che respira tra le note tonali del blu, il lumeggiare della luce intellettiva superiore... queste impalpabili veridicità vengono amate dall'autore nel molecolare universo, indovato nel nucleo artistico.
E ancora ivi inostra la significanza della passione e concede al piacere di ammiccare, bruno...
"L'universo è una sfera il cui raggio è uguale alla portata della mia immaginazione. "
Ardengo Soffici Giornale di birdo, 1915
L'andana creata da Mauro Moriconi, tra sostrato e superficie, lascia presagire all'osservatore l'appartenenza all'ulissismo: in quello spazio, infatti, egli viene inevitabilmente avvinto nell'intuizione del viaggio.
L'opera è altresì la celebrazione della vita, nella propria veste de "la cosa più bella" (dall'ebraico sappir).
Mauro Moriconi celebra un inno all'esistenza, sospeso tra levità e lignea terra.
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